• Aikido Tradizionale

    Arte marziale incentrata sui metodi di difesa personale

LA DIDATTICA DEL TAKEMUSU AIKI

Takemusu Aiki è il termine tradizionale giapponese che il fondatore Morihei Ueshiba attribuì all’Aikido. Per noi occidentali tradurre un ideogramma giapponese e trovarne il significato è molto difficile, concettualmente questo termine racchiude in breve l’essenza dell’Aikido, ossia la parte più profonda che si apprende durante lo studio e la pratica. Nella nostra scuola insegnare il Takemusu vuol dire insegnare Aikido nella sua tradizione come principio didattico di base, ma anche proporre nel percorso formativo una continua evoluzione tecnica e spirituale di questa meravigliosa disciplina marziale.

Aikido? Perché?

L’Aikido non è una disciplina violenta, anzi, chi pratica Aikido impara a non essere violento, impara a conoscersi e controllare le proprie emozioni, impara a gestire le persone violente senza utilizzare ulteriore violenza come risposta. Impara a percepire l’intenzione di un aggressore e carpisce i suoi gesti e la sua condizione psicologica. Un Aikidoka lavora prima su se stesso ricercando le potenzialità nascoste e poi lavora sugli altri per armonizzare ed esprimere ciò che ha imparato. L’Aikidoka nella sua pace e serenità rispetta le persone e la natura. Se è costretto… sa cosa fare per la propria ed altrui incolumità. Questo nostro Aikido non è conosciuto e purtroppo le persone stentano a capirlo, soprattutto i genitori con figli adolescenti, ma anche gli stessi giovani e gli adulti. L’Aikido apre la mente e rafforza il corpo. La disciplina e il rispetto, inclusi nell’insegnamento dell’Aikido, possono essere utili per contrastare la violenza

LA PRATICA

Durante la pratica è molto importante mantenere una postura corretta, allo scopo di migliorare il proprio equilibrio e la coordinazione. Naturalmente queste capacità di controllo si acquisiscono nel tempo fin dal momento della prima lezione e migliorano durante tutto il percorso formativo vissuto in Dojo. Essendo L’Aikido una disciplina etica, è richiesto un atteggiamento consono nel rispetto di se stessi e dei compagni di pratica. L’atleta aikidoka gode di un’attenta e continua supervisione da parte dell’insegnante (Maestro), il quale conduce il corretto allenamento e guida i praticanti indicando loro movimenti e tecniche in modo controllato, ordinato e in tutta sicurezza.

LE TECNICHE E L’ALLENAMENTO

Durante l’esecuzione delle tecniche non è necessario utilizzare tanta forza e nemmeno scontrarsi con la potenza dell’avversario. Nell’Aikido si eseguono movimenti circolari per rendere inoffensivo un attacco frontale o laterale. Qualsiasi attacco può essere bloccato con pari o superiore entità, ma per renderlo davvero nullo, senza incappare nel rischio di farsi male, si consiglia di uscire dalla linea d’attacco con spostamenti circolari, allo scopo di provocare una perdita di equilibrio a chi lo sferra, ed acquisire un completo controllo su di esso. Con questo metodo, il praticante utilizza la potenza dell’attacco e la dirige armoniosamente senza sforzo e senza procurare danni. Accerchiare l’attacco e dirigerlo nella sua stessa direzione, intendiamo ” unirsi nella stessa direzione dell’attaccante e guidare la sua forza o energia. Durante la pratica ci si allena in sinergia tra i praticanti. Non è importante essere forti o muscolosi per applicare efficacemente le tecniche. L’Aikido è un’arte marziale per tutti, uomini, donne e bambini. La filosofia dell’Aikido predilige un atteggiamento di armonia e di non conflitto. A differenza delle arti marziali sportive nell’Aikido le competizioni e le gare sono inesistenti.

LE ARMI UTILIZZATE

Come in molte arti marziali, l’Aikido utilizza alcune armi di legno durante l’allenamento e le dimostrazioni al pubblico. Quelle maggiormente utilizzate sono: il bastone (JO), la spada (BOKKEN), e il pugnale (TANTO). Uno degli scopi principali dell’utilizzo delle armi, naturalmente oltre a quello di imparare ad affrontare e difendersi da un attacco armato, è quello di correggere la postura e i movimenti che serviranno poi a rendere più fluide, coordinate e veloci, le esecuzioni di tutte le tecniche senza armi durante il TAIJUTSU (leve, bloccaggi, proiezioni, attacchi e difese). Grazie quindi all’utilizzo delle armi, l’Aikidoka affina il senso della velocità, distanza e profondità (sensibilità percettive), che consentiranno al praticante di muoversi in tutta decisione e sicurezza in ambito spazio-temporale.

LA DIFESA PERSONALE CORRELATA ALLE TECNICHE DELLa disciplina marziale aikido

I metodi di difesa personale nella vita reale, possono svilupparsi in modo del tutto naturale se acquisiti purtroppo nel tempo, e durante una difficile esperienza di vita. Potrebbero però divenire un’abilità acquisita attraverso lo studio costante di un’arte marziale, adeguata poi alle possibili casistiche di aggressioni psico-fisiche. Diventa perciò impossibile definire con poche o semplici parole cosa sia veramente l’abilità a sapersi difendere e come sviluppare queste capacità nel modo migliore. Lo studio e l’applicazione della difesa personale quindi, nascono dall’esperienza di un’arte marziale, in questo caso l’Aikido, e non si limitano al solo allenamento fisico, ma si concentrano soprattutto nella psiche. L’approccio alla pratica può essere indicata a chiunque, giovani e meno giovani. Un’aggressione, un’intimidazione oppure un insulto (come avviene anche nel BULLISMO tra i giovani), possono creare uno stato di debolezza psico-fisica con possibili spiacevoli conseguenze. Per capire e imparare un buon metodo di difesa personale ci vuole molta pratica. In nostri corsi sono continuativi, ossia non periodici, e adeguati il più possibile alla realtà dei fatti. I nostri Maestri o Istruttori ben formati e riconosciuti dalle Federazioni delle arti marziali, prestano sempre attenzione all’incolumità e alla sensibilità dei praticanti durante le lezioni.